I «luoghi minori» della cultura in Veneto e Friuli Venezia Giulia
Una delle misure che si possono utilizzare per quantificare i flussi legati al turismo culturale è rappresentata dagli ingressi nei siti culturali (musei, monumenti, aree archeologiche ecc.).
Per quanto riguarda le statistiche legate ai luoghi della cultura statali, si possono utilizzare i dati pubblicati dal Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac).
A livello nazionale, nel periodo 1996-2018 si registra una crescita pressochè continua di visitatori ed introiti, particolarmente intensa dal 2013 in poi.
Tra il 1996 e il 2018 si registrano le seguenti performance:
- visitatori paganti: + 13,6 milioni (+119%)
- visitatori non paganti: +16,9 milioni (+124%)
- introiti: +176,6 milioni di € (+335%)
I luoghi statali della cultura nel Nordest: cresce il Veneto, cala il Friuli Venezia Giulia. Sempre più dominante il ruolo di Venezia e Trieste.
Per quanto riguarda il numero di ingressi totali, a pagamento e gratuiti, a livello nazionale tra 1996 e 2018 si certifica un +122%, mentre in Veneto si registra un +67% ed in Friuli Venezia Giulia invece emerge un andamento opposto con un -23%.
In Veneto nel 2018 le visite ai luoghi statali della cultura si concentrano a Venezia per il 79%, mentre in Friuli Venezia Giulia è quasi tutto limitato a Trieste con una quota del 95%.
Venezia raddoppia i propri visitatori ai siti culturali statali (+101%), mentre il resto del Veneto ha un andamento praticamente invariato (+2%). In Friuli Venezia Giulia andamento negativo sia per Trieste (-24%) che per il resto del territorio (-13%).
I siti culturali minori: un patrimonio «dimenticato» dai grandi flussi turistici
I siti culturali minori rimangono ai margini dei grandi flussi turistici: in Veneto valgono il 21% dei visitatori, in Friuli Venezia Giulia il 5%.
Il trend dei luoghi minori della cultura è quasi ovunque negativo nel periodo 1996-2018, con le eccezioni di Quarto d’Altino (dove è stato inaugurato il nuovo museo a fine 2014) e Cividale del Friuli.
Alcuni dei siti culturali minori si trovano molto vicino a destinazioni turistiche di fama mondiale come Venezia o di importanti bacini turistici (le spiagge del litorale da Cavallino a Grado): nonostante questo la loro capacità di attrazione nei confronti dei turisti è ancora oggi molto limitata.
Nel caso del Veneto, i siti culturali minori stanno sperimentando di recente la partecipazione a circuiti museali, che tuttavia non sembrano in grado di aumentare il numero dei visitatori.
È evidente la necessità di potenziare le attività di comunicazione e di valorizzazione dei siti culturali minori, inserendoli nell’ambito di un’offerta complessiva di territorio.
Il report in pdf: I luoghi minori della cultura
di Riccardo Dalla Torre, Fondazione Think Tank Nord Est