LA STRADA 59 PER CAORLE DIVENTA “STRADA REGIONALE”: ORA SI INTERVENGA PER MIGLIORARE E RENDERE PIÙ SICURO L’ACCESSO A CAORLE.
Comunicato stampa 12 febbraio 2025
Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est la riclassificazione della strada 59 è un riconoscimento fondamentale per programmare gli interventi di potenziamento.
La strada provinciale 59 San Stino di Livenza – Caorle, a breve, cambierà il proprio status, diventando una strada di interesse regionale. In questo modo, anche Caorle (dopo Jesolo e Bibione) baserà il suo principale accesso su una via di collegamento di competenza regionale.
D’altro canto, Caorle ha raggiunto nel 2023 il massimo volume di presenze turistiche con oltre 4 milioni e mezzo di pernottamenti. E nel 2024, in attesa dei dati definitivi completi anche del mese di dicembre, si dovrebbe attestare allo stesso livello. Caorle, inoltre, è stabilmente tra i primi dieci Comuni italiani per movimento turistico e per valore dell’economia turistica.
Negli ultimi vent’anni il percorso di crescita della località è stato significativo e, dopo il crollo dei flussi turistici determinato dalla pandemia, Caorle ha recuperato e superato i livelli precedenti. Complessivamente, tra 2005 e 2023, l’aumento delle presenze è stato del 20,5%.
Per i turisti, il percorso più diretto per arrivare a Caorle prevede l’uscita autostradale attraverso il casello di San Stino di Livenza sulla A4, che nei prossimi anni verrà ricollocato due chilometri più ad est rispetto alla posizione attuale. Al consistente movimento turistico, durante il weekend si aggiungono gli spostamenti dei “pendolari” delle spiagge provenienti dall’entroterra e dei proprietari delle seconde case, rendendo la strada 59 molto trafficata.
La Fondazione Think Tank Nord Est auspica che il nuovo status della strada sia propedeutico alla sua messa in sicurezza, anche in considerazione degli incidenti mortali verificatesi nel recente passato.
“I flussi turistici di Caorle sono in crescita e meritano un sistema di accessibilità all’altezza – sostiene Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – anche perché quasi tutti i visitatori raggiungono Caorle con la propria auto. Più in generale, si tratta di fare un ragionamento di sistema che interessi tutta la Venezia Orientale: ogni spiaggia ha le proprie necessità di potenziamento delle infrastrutture di accesso ed è quindi fondamentale individuare le soluzioni in grado di risolvere le criticità locali. Ricordiamo, per Bibione, l’urgenza di poter disporre di un secondo accesso e di anticipare la realizzazione del nuovo casello. Per Caorle, il miglioramento della SR 59, quale principale via d’accesso dall’autostrada, si deve accompagnare ad una maggiore sicurezza – precisa Ferrarelli – e va programmato anche in funzione dello spostamento dello svincolo di San Stino di Livenza.”
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