Un nuovo polo culturale negli spazi del Palazzo Vescovile di Portogruaro
Dal 1 gennaio 2020, Fondazione Think Tank Nord Est gestirà gli spazi del Palazzo Vescovile di Portogruaro
È stato infatti firmato nei giorni scorsi dal Vescovo della Curia di Concordia Pordenone, Monsignore Giuseppe Pellegrini e dal Presidente della Fondazione Antonio Ferrarelli, un accordo per gestire in comodato d’uso la storica dimora cittadina, per farne un punto di riferimento culturale. Si tratta di un accordo molto importante per la città, in quanto lo storico edificio – la cui fondazione ufficiale risale al 1586 – acquisirà nuova operatività strategica e culturale, anche in chiave di rilancio economico e turistico.
All’interno dei suoi locali, al pianterreno, sarà operativa anche la sede del Distretto Turistico Venezia Orientale, con l’obiettivo di ampliare l’attività del Distretto stesso puntando ad un’alleanza turistico-strategica tra i territori dell’entroterra e costieri a cavallo tra Veneto e Friuli.
«Gli spazi del palazzo Vescovile – spiega il Presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, Antonio Ferrarelli – saranno a disposizione non solo dei Soci della Fondazione, ma anche di tutte le realtà del territorio che vorranno realizzare al suo interno iniziative culturali e sociali rivolte allo stesso territorio. Per la Fondazione si tratta di un investimento importante destinato a tutta la collettività, che avrà così la possibilità di poter usufruire di uno spazio nel cuore del polo storico culturale cittadino, vicino al Museo Nazionale, alla Biblioteca Comunale, anche sede di Casa Russolo, al Collegio Marconi e alla Portogruaro Campus».
Ma non solo.
«Tra gli obiettivi che ci hanno spinti a questo accordo – prosegue Ferrarelli – c’è anche quello di voler supportare il Distretto Turistico Venezia Orientale nella sua missione di ampliare, allungare e rendere più competitiva la stagione turistica delle località balneari tra Veneto e Friuli, sviluppando offerte turistiche e progetti che coinvolgano e rilancino le potenzialità non pienamente sfruttate dell’entroterra e le sue ricchezze storiche, culturali ed enogastronomiche, dando agli imprenditori un luogo dove poter condividere idee e realizzare progetti ed iniziative per rilanciare il turismo e quindi la ricchezza di tutto il territorio».