CORRIDOIO TURISTICO ITALIA-GERMANIA: DA GIUGNO A SETTEMBRE VALE 35,6 MILIONI DI PRESENZE
Comunicato stampa 15 maggio 2020
I turisti tedeschi in Italia generano il 28% delle presenze ed in estate spendono quasi 4 miliardi di euro. Se non dovessero arrivare, il Veneto ed il Trentino alto Adige sarebbero le regioni più colpite.
Arriva dalla Germania il maggior numero di turisti stranieri che visita il nostro Paese per vacanza: in media, negli ultimi anni, sono state oltre 58 milioni le presenze dei turisti tedeschi in Italia, pari al 28% del totale dei visitatori stranieri. Quest’anno, tuttavia, le limitazioni agli spostamenti determinate dall’emergenza sanitaria ancora in corso rischiano di bloccare questo grande flusso.
La Fondazione Think Tank Nord Est ha stimato quanto vale il contributo della Germania all’economia turistica del nostro Paese e, di conseguenza, quali sono i rischi legati al mancato superamento del blocco attualmente in corso. Da giugno a settembre, infatti, in tutta Italia sono in pericolo circa 35,6 milioni di pernottamenti ed una spesa sul territorio di quasi 4 miliardi di euro.
La regione con le maggiori criticità è il Veneto: nei prossimi 4 mesi rischia di mettere a repentaglio 11,2 milioni di presenze di turisti tedeschi, che rappresentano più di un terzo di tutti i visitatori stranieri. Anche il Trentino Alto Adige teme un forte contraccolpo, in quanto da giugno a settembre gestisce in media 9,3 milioni di pernottamenti di ospiti provenienti dalla vicina Germania, pari a circa il 63% del totale dei turisti stranieri. In Toscana e Lombardia il mercato tedesco per la prossima estate vale quasi 2,8 milioni di notti, mentre in Emilia Romagna e Sardegna circa 1,6 milioni di presenze. Ma i turisti tedeschi sono presenti in massa in tutte le regioni italiane: in Friuli Venezia Giulia sono in dubbio 900 mila pernottamenti, circa 830 mila in Piemonte e Liguria.
In Veneto, il blocco delle vacanze dalla Germania penalizza maggiormente la città metropolitana di Venezia, con oltre 6 milioni di pernottamenti a rischio, prevalentemente nelle località balneari. Anche in provincia di Verona c’è molta preoccupazione, in quanto sono in forse circa 4,3 milioni di presenze dei turisti tedeschi, soprattutto lungo le sponde del Lago di Garda. Nel rodigino il mercato tedesco vale circa 335 mila notti nei prossimi 4 mesi, mentre in provincia di Padova si stimano circa 238 mila presenze in pericolo. Meno forte il rischio nel bellunese (quasi 100 mila pernottamenti in forse), in provincia di Treviso (61 mila) e nel vicentino (41 mila).
“La stagione turistica balneare in partenza nei prossimi giorni si preannuncia molto difficile – spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – a causa delle restrizioni ancora in vigore sugli spostamenti. In particolare, preoccupa il blocco dei turisti tedeschi, in quanto rappresentano la quota principale dei visitatori stranieri che raggiungono il nostro Paese, specialmente d’estate. A ciò si aggiunge il ritardo nella riapertura dei confini con l’Austria. Gli operatori turistici stanno preparando le strutture per accogliere in massima sicurezza i loro ospiti: è quindi fondamentale definire quanto prima dei protocolli sanitari standard tra i Paesi europei, al fine di agevolare la ripartenza dell’industria delle vacanze, che vale il 13% del Pil italiano.”
Presenze turistiche dalla Germania “a rischio” in Italia da giugno a settembre 2020 per regione.
Presenze turistiche dalla Germania “a rischio” in Veneto da giugno a settembre 2020 per provincia.
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